Sono sempre stata più o meno cicciottella, più o meno insoddisfatta di me. Fingevo che non mi importasse, invece soffrivo in silenzio. Mi sottoponevo a diete che a volte funzionavano, ma poi ho riprendevo tutto il peso perso, con gli interessi. La mia forma mi rendeva infelice e la usavo come capro espiatorio per tutti i miei problemi.
Sei single? Per forza, chi ti si piglia così ciccia?
Non hai amici? Beh, se non esci mai è normale. Sei grossa, gli altri ti giudicano e ti senti a disagio. Stai a casa che fai più bella figura.
Non sei soddisfatta sul lavoro? Sei un’estetista cicciona, mica sei credibile!
Ti senti fallita come madre? È vero, guarda che esempio dai a tua figlia!
Era molto più semplice scaricare il senso di colpa su quella parte di me, anziché prendere in mano la situazione e fare qualcosa, qualunque cosa che potesse davvero aiutarmi.
Ero arrivata al punto che ogni cosa storta della mia vita dipendeva dal fatto che non fossi magra.
Quando ho cominciato il corso per diventare Coach ho pensato che avrei finalmente risolto questo problema. Il mio obiettivo era dimagrire. Indossare di nuovo una 44 mi avrebbe cambiato la vita! Mi sarei vista più bella e mi sarei sentita vincente e fiduciosa!
Ma più imparavo, più andavo in profondità dentro di me e mi vedevo per davvero, più capivo che la mia felicità non poteva, non doveva dipendere dalla mia taglia! Finché avessi delegato la mia realizzazione al mio aspetto non sarei stata mai davvero libera.
Ero convinta che il problema fosse tutto nel peso, in verità il problema era la visione che avevo di me. Ero molto severa e negativa, vedevo solo quello che CREDEVO fosse il peggio di me. Il problema era che mi giudicavo in continuazione.
Il coaching mi ha permesso di fare pace con me stessa. Conquistare la mia autostima e diventare consapevole dei miei talenti mi ha aperto le porte verso il futuro che desideravo, senza neanche dimagrire.
Non ho dovuto diventare una 44 per realizzare il mio sogno di un nuovo lavoro in proprio.
Non ho dovuto perdere peso per trovare degli amici, quello che ho fatto è stato uscire di casa. Ho indossato il mio sorriso, mi sono mostrata per quello che sono e mi sono fatta avanti con le persone. Le ho salutate, guardate negli occhi, parlato con loro.
Non ho dovuto diventare una 44 per essere un esempio per mia figlia. Quello che lei vede in me, oggi, è una donna che ha avuto il coraggio di ricostruire la sua vita a quarant’anni. Mi sono messa in gioco, ho studiato, mi sono presa i miei rischi e sono stata fedele ai miei valori e inventato la mia nuova vita.
Se sono single, oggi, è perché preferisco camminare per conto mio piuttosto che accontentarmi di chiunque per non stare da sola. Se arriverà una persona con cui condividere la vita, bene, nel frattempo vivo.
Non sono cambiata fuori, sono cambiata dentro. E questo porta ai cambiamenti più pazzeschi che tu possa immaginare!
In molte mi scrivete chiedendomi “COME POSSO FARE PER AVERE PIÙ AUTOSTIMA? PER ACCETTARMI COME SONO?”
La risposta è: COMINCIA A PENSARE CHE NON SEI MALE COME PENSI.
Datti dei piccoli obiettivi e raggiungili, uno dopo l’altro. I grandi cambiamenti non arrivano dall’oggi al domani, ma sono fatti di piccolissimi passi in avanti. Piccoli ma costanti.
Ne scriverò in maniera più approfondita nei prossimi articoli. Intanto ti lascio con un compito a casa: decidi di fare una cosa buona per te e falla per una settiettimana. Una breve camminata, bere 5 bicchieri d’acqua lontano dai pasti, finire quel libro che ti piace e che prende polvere sul tuo comodino, usare la metà dell’olio per condire i tuoi piatti.
Cose piccole ma costanti. E intanto saprai di aver cominciato a fare qualcosa che ti fa stare meglio.
Quando ho cominciato io l’ho fatto con 10 minuti di ballo tutti i giorni. Mettevo le canzoni che mi piacevano e mi scatenavo. È stato utilissimo per cominciare a muovermi divertendomi!
Dai, comincia anche tu! Scrivimi nei commenti cosa hai deciso di fare per i prossimi 7 giorni!
